Internazionalismo proprietario II
Riassunto puntata precedente
Lo scorso 17 giugno Francia, Germania, Italia e Olanda hanno pagato la “prenotazione” di 300-400 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 all’azienda anglo-svedese AstraZeneca. Pochi giorni prima gli USA e la Gran Bretagna avevano fatto altrettanto per 700 milioni di dosi.
L’idea, riprovevole moralmente e poco intelligente praticamente, è quella di costituire un nuovo apartheid (certamente con un nome più in): da una parte ci saranno circa un miliardo di vaccinati; dall’altra 7 e passa miliardi di non vaccinati.
Faremo parte degli eletti se il vaccino dell’occidente ricco sarà il primo ad essere pronto tra i nove vaccini in fase di sperimentazione.
Tra i rischi dell’internazionalismo proprietario, ho trascurato l’avidità dei soci del ministro Speranza.
Prime reazioni
La vendita di rosari piangenti ha avuto un’impennata.
I soliti estremisti hanno messo in giro un appello chiedendo che il vaccino, se e quando ci sarà, sia distribuito universalmente ma in Italia né il governo né i media ne hanno sentito parlare.
Aggiornamento
Il 25 giugno 2020 l’Agenzia Europea del Farmaco ha approvato il primo medicinale utile per il trattamento del covid-19. Si chiama Remdevisir ed è prodotto dall’industria farmaceutica Gilead.
La decisione finale circa la sua adozione deve essere presa dalla Commissione Europea.
Mentre i commissari scaldavano sedia e gola, il 30 giugno 2020 il quotidiano londinese “The Guardian” pubblicava la seguente notizia:
“Il governo statunitense ha prenotato oltre 3.000.000 di flaconi del farmaco Remdevisir per gli ospedali statunitensi da consegnare entro settembre.
L’ordine equivale al 100% della produzione programmata dalla Gilead a luglio, al 90% di quella programmata ad agosto e al 90% di quella programmata a settembre (“US buys up world stock of key Covid-19 drug remdesivir”).
Il segretario (ministro), Alex Azar, twitava: “Per quanto possibile, vogliamo garantirci che ogni paziente statunitense che ne abbia bisogno possa ottenere il Remdesivir ”.
Varia umanità
Al resto degli internazionalisti proprietari rimane a disposizione il 10% della produzione.
Se il farmaco non si trova difficilmente sarà per colpa di Pechino o degli immigranti.
Tutti sulla stessa barca
La Gilead ha annunciato che lo venderà ogni flaconcino a 390 dollari.
Il trattamento dura abitualmente sei giorni.
Ergo, ogni singolo trattamento costerà 2.340 dollari.
Reattivi e meno
Memori del fatto che il buon giorno si vede dal mattino, secondo “The Guardian” negli USA e nel Regno Unito ambienti liberali si dicono allarmati dal significato che questo gesto può e potrà avere, anche riguardo una eventuale una guerra commerciale successiva alla messa a punto di un vaccino.
Per fortuna, in Italia possiamo restare tranquilli: il nostro ministro vanta una lunga esperienza internazionalista.
Fonti ben informate affermano che sarebbe ormai certo: l’internazionalismo proprietario è affidabile perché caratterizzato dall’intrinseca serietà di lor signori.