Banana Republic
“Laggiù nel paese dei tropici
dove il sole è più sole che qua”
- per rovesciare un governo, mettiamo a caso in Honduras, ci vuole qualche oretta
- per organizzare il bombardamento di un palazzo di governo e installare un governo militare per 18 anni, mettiamo a caso nel Cile, basta una mattinata
- per organizzare l’uccisione di un arcivescovo, mettiamo a caso a El Salvador, basta il tempo di una messa
- per organizzare centri di tortura, mettiamo a caso in Uruguay o Argentina, basta trovare un po’ di complici nell’intervallo delle lezioni alla Scuola delle Americhe
- per organizzare un traffico di eroina in Afghanistan, scambiarla con armi in Iran per armare la guerriglia controrivoluzionaria in Nicaragua, tutti nomi di fantasia, ci vogliono un colonnello, alcuni aerei della CIA e qualche ambasciatore. Roba da poco, comunque tutta gente a libro paga
- per invadere un paese, mettiamo a caso il Panama, basta una giornata di lavoro
- per.pulire il mondo di pericolosi criminali, basta una riunione settimanale nella Killing Room della Casa Bianca. All’epoca di Obama pare che si facesse il martedì mattina
Disse il Gabo:
Il colonnello aspettava tutte le settimane l’arrivo della nave che doveva portare il decreto che gli concedeva la pensione. Il martedì era la sola cosa che arrivava sempre.
Nemo è profeta in patria, nessuno sa quanto durerà lo scrutinio dei voti in corso
La conclusione è d’obbligo:
Gli USA sono più veloci a cambiare il governo degli altri che a cambiarne il proprio
Forse perché ci sono più bari?
Perché ci sono più imbroglioni?
Perché è più difficili mobilitare i gloriosi marines, gli invincibili seals ed i simpatici carristi tra di loro?
Ai posteri l’ardua sentenza su ciò che i mascalzoni continuano a definire “la più grande democrazia del mondo” malgrado il presidente in carica continui a chiedere che non si contino i voti.
“E poi, verso sera, li vedi
Tutti a caccia una donna, e via
E attraversano la notte a piedi
Per trufare la malinconia”
La malinconia?