Scordate malinconie autunnali
E se La Russa fosse una scusa
Fontana una vil panzana
Maran un ballerino da strapazzo
E Calenda un patetico pupazzo?
E se la scusa non funziona
La panzana ti divora
E se, in mezzo a un gran bel tango,
Il pupazzo si riempie di fango?
E se la nuova dogana del pensiero
In atavici costumi,
Non si limita a comandare
Ma vuole, anche, guerreggiare?
E se i Renzi suonano i bronzi
I Bonaccini si danno ai vini
I Berlusca seducono i gonzi
I Letta si sentono tigrini
I Conti conteggiano panini
Ed I comunisti perdono persino gli ombrellini?
Ci vorranno Yanez e Sandokan
Innescare un gran can can
Ridestarsi dal torpore
Rischiare almeno un po’ di sudore
Fregarsene un po’ di meno
Riacquistare un po’ di senno
E, come il gato fa miao miao,
Reinventarsi un bella ciao
Della canzone che segue, di Vinicius de Moraes, esistono molte versioni.
Vinicius era un ottimo poeta, un buon musicista e un grande bevitore.
Ho scelto questa versione perché, senza offesa, mi pare molto da dilettante mentre,
viceversa, l’accordatissima è dolce versione di Vinicius – Vanoni – Toquinho dissonava troppo confrontata ad una poesiuola da un verace dilettante