Victor Jara, 27 luglio 1973. L’ultimo concerto
Questa è la registrazione dell’ultima presentazione lunga di Victor. Panamericana TV, Lima, Perù, 45 giorni prima dell’inizio della strage e del suo assassinato.
È lunga 1 ora, tempo insolito per questo mezzo, ma ho pensato che a molti potrebbe interessare.
Mancano molte canzoni di quelle che preferisco, ma è sempre così.
“Trigo y maíz, era tu voz, mano de sembrador.
Hoz y martillo tu corazón, como una espiga se abrio” (Inti Illimani).
Grano e mais, era la tua voce, mano da seminatore.
Falce e martello il tuo cuore, come una spiga si è aperto.
A 8 giorni dal plebiscito cileno, dopo aver assistito al grande atto femminista (“Caupolicanazo feminista”) per l’Apruebo, a Santiago,, ho sentito che era il momento giusto per ascoltare Victor.
“No vacilaremos en cantarte una canción.
Un millón de voces te dirán que no fue en vano.
Victor, gran ausente, desde siempre te cantamos” (Santiago del nuevo extremo)
Non esiteremo nel cantarti una canzone.
Un milione di voci ti diranno che non è stato inutile.
Victor, grande assente, da sempre ti cantiamo.