Parigi val bene una messa

Parigi val bene una messa

Paris vaut bien une messe.

Francia, 27 febbraio 1594
Infuria la “Guerra dei tre Enrichi” per il trono
Prima d’intraprendere la sua marcia definitiva verso Parigi, Enrico III di Navarra abbandona la sua fede ugonotta e si converte al cattolicesimo
“Parigi val bene una messa”, spiegherà.
Da allora, con l’Enrico diventato IV (“Il grande”, aggiungeranno i temerari), la stirpe dei Borboni continua a seminare danni e a moltiplicare saccheggi e latrocini in buona parte del mondo.
Sono dei buontemponi.

Rabat, 10 dicembre 2020
Un altro re, altrettanto spregiudicato nonché “discendente del profeta”, comunica che il Marocco ha deciso di riconoscere Israele.
Le anime candide del giornalismo italiano annunciano in serata: è il quarto Stato arabo a farlo.
Le anime candide dimenticano di specificare chi sono gli altri tre. Forse si vergognano di specificare che si tratta di due petromonarchie del Golfo e del.Sudan.
Sembra sottintendano, le anime candide: ‘È nella forza delle cose”, “un inevitabile bagno di sano realismo”.
I diritti dei palestinesi? Quali diritti? Palestinesi, who are? Sano realismo?

Washington, 10 dicembre 2020
Donald Trump, imperatore mancato dell”occidente (fino a prova contraria), tuona:
“Il Sahara Occidentale appartiene al Marocco”
I diritti dei saharaui? Le risoluzioni dell’ONU?
Saharaoui, who are? ONU, what is that?
Chi ha detto che il crimine non paga?

New York, 10 dicembre 2020: al Palazzo di vetro sono in atto le celebrazioni per l’anniversario della dichiarazione dei diritti umani
Proclami e peane di buone intenzioni invadono il mondo: ‘Hip, hip, hurra”:
“Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin. Mai nessuno ci dividerà, trallalalalla”.

Tra molti altri, non possono prendere parte alle giuste celebrazioni tanti cileni perché in prigione, ciechi e sguerci, picchiati, violentate, colpevoli, non giudicati, di avere preso parte attiva alle proteste contro una costituzione dittatoriale, protesta approvata da quasi l’80 per cento delle cilene e dei cileni in un successivo plebiscito.
Subiscono il peso della legge. Peso che poggia sulle spalle dei poveracci, solo sulle loro, con la stessa pesantezza con cui un Borbone qualsiasi può scrivere “Io, il re”, prima di prendersi il malloppo.
Proprio il momento in cui gli azzeccagarbugli di turno fanno conoscenza con un orgasmo.

Fine 2020: nelle Isole Canarie si preparano le navi per andare a prendersi, come fanno dagli Anni ’50, la sabbia saharaui. L’economia delle Canarie si basa sull’edilizia e sul turismo e le due attività si nutrono dalla sabbia saharaui che ricopre spiagge e palazzi locali, pur se i turisti che camminano sulla sabbia dorata di Mogán, nella Gran Canaria, nemmeno sospettano di calpestare sabbia viaggiatrice.
È illegale per il diritto internazionale ma, chi se ne frega?

Ristoratori spagnoli ed europei in genere, celebrano l’arrivo del pesce a buon mercato dalle coste saharaui.
Qualche politico italiano, non dei peggiori, afferma serafico, sempre la sera del 10 dicembre 2020 a “Piazza pulita”:
“Quando si riapriranno i ristoranti, saranno presi d’assalto da torme di italiani”.
Presumo avverrà anche a Le Havre, sulla Costa Brava e nell”Algarve.
Solo la Spagna importa annualmente oltre 100mila tonnellate di “pesce marocchino”.
Il 95% dei polipetti arriva da Dajla, il 75% della sardine da El Aaiún. Le due località fanno parte dei territori occupati.
Ci vorranno milioni di polipetti e di sardine saharaui. Buen provecho, buon apetito. Santé
Rubare il pesce è insano colonialismo, ma le poisson c’est si bon!

Nel frattempo, le multinazionali festeggiano le nuove rimesse di fosfati in arrivo dal territorio saharaui
È un furto ma, dicono sorridendo, nulla può fermare il progresso!
Lo stesso dicono i mercanti d’armi. Gli europei vi esportano navi militari, blindati e sistemi di vigilanza che, per la maggior parte, finiscono nelle zone occupate, comprese città come El Aaiún, Sanara e Dajla.
E non va trascurata l’energia. La sola Siemens Gamesa, succursale basca dell’azienda tedesca, sta costruendo 5 parchi eolici (con un investimento di 2,8 miliardi di euro) di cui i due più importanti si trovano nei territori occupati…
Business is business. And the show must go.

En bref
Se Paris vaut bien une messe, Saguia el Hamra y Rio de Oro seguramente valen una traicion y un crimen.
OK, il prezzo è giusto.

Mercanti ed azzeccagarbugli godono.
A loro piace vincere facile.
Porque entre reyes no hay cornadas.
Poiché tra satrapi e re ci si capisce sempre.
Ed i diritti umani? Magari ne riparliamo al prossimo giro.

Rodrigo Andrea Rivas

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