Caravaggio e Il bacio di Giuda
Si è parlato del rapporto tra il bacio di Calenda a Letta associandolo ad un sempiterno bacio precedente di Giuda a Cristo.
Per questo vi propongo la versione dei fatti secondo Caravaggio.
Anni fa, è comparso ad Alessandria, Egitto, un vangelo apocrifo che molti studiosi attribuirono proprio a Giuda Iscariote.
Ovviamente, potrebbero essere falsi, sia il Vangelo sia l’attribuzione, come ci ricordano Livorno ed i suoi falsi Modigliani.
In questo Vangelo, Giuda sostiene che avrebbe venduto Cristo per portare a termine il disegno divino che doveva concludersi col Messia crocefisso (“Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo”).
Altrettanto ovvio: ciò proverebbe che lui, Giuda, era il migliore, il più fedele, il prediletto apostolo.
Il racconto ha diversi punti deboli ma non è sprovvisto dia una sua logica.
Non lo sapremo mai, nessuno potrà e vorrà raccontarcelo, salvo che questo sia proprio il “Quarto mistero di Fatima” e ci venga rivelato da Renzi o da un altro unto dal Signore (crocefisso – elettoralmente s’intende – per i suoi meriti).
Tornando alle spericolate vicende di Calenda e del parallelo con Giuda, potrebbe voler dire che il bacio a Letta aveva come obiettivo trasformarlo in martire o, ipotesi subordinata, far di lui un neo Radames (vincente).
Nel primo caso, Letta sarebbe proprio Sanletta e, nei secoli a venire, conoscerà la diffusione degli altari da dove gli sarà dedicata la lettura del “Panegirico PD”, neovangelo apocrifo ritrovato in una cripta romana nota come “A repubblica”.
Nel secondo sarebbe proprio lui, il Letta, il vero traditore Barabbaletta.
Non m’intendo di santi (di traditori un tantino), e la mia misera conclusione è che le strade della santità, come quelle della dannazione, sono imperscrutabili, come dimostrato dalle vicende non troppo lontane nel tempo di non pochi santi e/o sacrosanti feloni.
Concludo augurando a tutti una buona continuazione di questa esemplare campagna elettorale, con nuove sorprese e spericolate acrobazie, utili e inutili.
Alla fine, come osservava l’umanoide guerriero di “Blade Runner” prima di scegliere di morire, qualcuno potrà dire: “Ho visto cose che voi umani non riusciresti neanche ad immaginare”.