Falsi positivi e Infedeli

Falsi positivi e Infedeli

Nella Colombia di Alvaro Uribe, il “Matarife” detto anche Presidente, il governo premiava i militari che ammazzavano “guerriglieri”.
Dopo un po’ la stampa (colombiana) si accorse che il numero di “guerriglieri ammazzati” superava il numero totale di guerriglieri attivi, eppure, le attività della guerriglia non diminuivano affatto.
Forse, come dimostrano gli evasori ed i paradisi fiscali, la contabilità non di rado è nemica della logica.
Anche al di fuori della Colombia.

Per colpa della contabilità i giornali (colombiani) cominciarono allora a parlare di “falsi positivi”.
Erano le persone assassinate a casaccio per ricevere premi e cotillon.

Chi erano i falsi positivi colombiani?
Erano dei poveracci che passavano da lì,
dei poveracci che festeggiavano un battesimo, dei poveracci che tifavano per un’altra squadra di calcio,
dei poveracci che si rifiutavano di abbandonare le loro case…
Comunque, solo e sempre dei poveracci.

Pare, nel senso che va ancora dimostrato, che a Piacenza i carabinieri ricevessero incentivi per aumentare il numero di arresti.
E’ successo e succede solo alla caserma di carabinieri di Piacenza?

Comunque, indiscutibilmente la logica di incentivare il numero degli arresti è la stessa di quella dei falsi positivi.
Tuttavia, quella applicata in quel di Piacenza è certamente assai meno cruenta.
Non è una questione indifferente perché, in fin dei conti, è senz’altro preferibile essere pestato invece di essere decapitato e “il caso Cucchi” non è diffuso, non ancora quantomeno..
Ma non dovrebbe essere indifferente la condivisione della logica.

La stampa (italiana) chiama i carabinieri “Infedeli”.
Infedeli a cosa?
All’umanità di certo.
Quantomeno, per chi si ostina ancora a pensare che il prossimo non serva soltanto per essere malmenato.
Ma non credo che i giornali (italiani) abbiano riferimenti e interessi tanto astratti come l’umanità.
Se poi parliamo di Minniti…

Di quale prossimo parliamo?
Non conosco i nomi e le condizioni delle persone arrestate a Piacenza ma mi sento di scommettere che, anche da quelle parti, si sia trattato solo di poveracci.
Che passavano,
che festeggiavano,
che tifavano per il Parma,
che non evadevano le tasse…
Comunque, gente ignota, poco fine, senza agganci e amicizie altolocate, diversi di lor signori, apparentemente.

Forse sarà colpa della calura ma i falsi positivi ed i malmenati mi ricordano dei conigli patagonici e delle api terzomondiste.
I primi perché, nella prima metà del secolo scorso, per mettere fine alla piaga di conigli i cacciatori venivano pagati a paie d’orecchie portate in questura.
Le seconde perché nei primi tre mesi dell’anno scorso Bayer ed i suoi fratelli ne hanno ammazzate svariati milioni con i loro veleni agricoli (vietati in Europa).

Non penso sia un paragone irriverente.
Non lo penso perché, quantomeno, conigli, api, falsi positivi e malmenati provocano le stessa reazione: numerose alzate di spalle levate con nonchalance.
Senza trascurare, è doveroso ricordarlo, la coraggiosa alzata di scudi di Porri ed associati a difesa .. dei malmenanti.

Rodrigo Andrea Rivas

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