Assassini seriali: Henry Kissinger

Assassini seriali: Henry Kissinger

Gli amici del quartiere possono scomparire.
I cantanti della radio possono scomparire.
Quelli che sono sui giornali possono scomparire.
La persona che ami può scomparire.
Quelli che sono nell’aria possono scomparire nell’aria.
Quelli che sono per strada possono scomparire per strada.
Gli amici del quartiere possono scomparire.
Ma i dinosauri scompariranno

Charlie García, “Los dinosaurios” (“Modern Clix”, 1983)

I dinosauri di Charly – i militari – non sono scomparsi.

Solo in pochi Paesi, pochissimi tra di loro sono stati giudicati[i].

Sono sempre liberi i loro ispiratori, incluso il più importante, Henry Kissinger (“Premio Nobel per la pace” 1973).

Kissinger ebbe un ruolo centrale in tutte le atrocità commesse tra il 1969-1977.

Lo prova, oltre ogni ragionevole dubbio, un’impressionante serie di documenti declassificati dagli archivi ufficiali del governo USA nel 2000.

Kissinger è colpevole:

  • del massacro deliberato di civili in Indocina (1969-1975) e Bangladesh (1971);
  • del piano per assassinare il capo dell’esercito di un Paese democratico non in guerra con gli USA (generale René Schneider, Cile, 1970);
  • del piano per assassinare il capo di Stato di una nazione democratica (arcivescovo Makarios, Cipro, 1974);
  • dei piani genocidi applicati in Timor Orientale (1975-1977);
  • del piano di sequestro e assassinio di un ex ministro degli esteri cileno residente a Washington (Orlando Letelier, 1976);
  • del coinvolgimento diretto nell’assassinato di curdi iracheni (1974-1975);
  • della destabilizzazione dell’Angola e della successiva guerra civile (1975-1977);
  • della repressione condotta dal governo di Reza Pahlevi in Iran (1969-1977);
  • del piano per liquidare oppositori politici in America Latina denominato “Cóndor” (1973-1977).

Per non farsi mancare nulla, Kissinger è l’autore del Memorandum del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti “NSSM 200” (dicembre 1974), che definisce piani di controllo della natalità di quelle popolazioni che, abitando in zone ricche di risorse minerali, avrebbero potuto ostacolare il flusso futuro di queste ricchezze verso gli USA.

Conclusione: non c’è bisogno di aspettare un mondo giusto. Se si applicassero i precetti accolti dal Tribunale di Norimberga sui crimini di guerra, il sempre lodato Kissinger diventerebbe, oltre ogni ragionevole dubbio, un criminale di guerra[ii].

Da gobbo, mi piace sapere che non l’avremmo neppure visto allo Stadio delle Alpi, Torino, a guardare la Juve insieme all’avvocato Agnelli.

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[i] Secondo la “Federazione Latino-americana di Associazioni di Familiari dei Detenuti-Scomparsi” (FEDEFAM, http://acnudh.org/?p=166), tra il 1960 e il 2015 ci sono stati 204.994 detenuti scomparsi in America Latina. Nel solo Messico, solo col governo Calderón (2006-2012) ci sono stati oltre 80.000 persone uccise, 250.000 costrette ad abbandonare le loro case e 20.000 desaparecidos. Nessun caso è stato risolto. Sui processi vedere Amnesty International, “Rapporto annuale 2012” (maggio 2015), in https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-annuale-2012-2013/

[ii] Per approfondimenti sul ruolo di Kissinger, vedere Hitchens C., “Juicio a Kissinger”. Editorial Anagrama, Barcellona 2002.

Rodrigo Andrea Rivas

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