Ai miei ragazzi
Ho ascoltato per la prima volta questa canzone negli Anni ’80 a Managua.
Andrés e Stefano erano due bambini.
Ho cercato di cantarla con loro ma non credo si ricordino.
Quincho Barrilete era il nomignolo di un bimbo sandinista di 8 anni assassinato da una bestia somocista.
“Pero su nombre de combate es barrilete.
Le cae al pelo con su personalidad” canta Carlos Mejía Godoy (ma il suo nome di lotta è aquilone,
calza a pennello con la sua personalità), canta Carlos Mejía Godoy.
Aquilone in volo perenne fin da allora.
Arrivo in Sardegna e a Bolzano dove gruppi di volontari chiamarono i loro gruppi di solidarietà col suo nome.
Essendo un aquilone che non conosce confini, come non gli conosce alcun piccolo, chissà a quanti altri posti sarà arrivato.
Perché l’ho ricordato e li ho ricordati oggi?
Perché li ricordo sempre.
“Qué vivan todos los chavalos de mi tierra,
ejemplo vivo de pobreza y dignidad” (Evviva tutti i bimbi della mia terra,
esempio vivente di povertà e dignità).