Venezuela

Venezuela

“Yo naci en esta ribera del Arauca vibrador
Soy hermano de la espuma, de las garzas y las rosas
Soy hermano de la espuma, de las garzas y las rosas
Y del sol”

Versi iniziali di “Alma llanera”, il joropo che, di fatto, è il secondo inno nazionale dei venezuelani


31% di votanti sono decisamente pochi
Ma oltre 5 milioni di votanti non sono pochi, sopratutto se si considera che gli USA ed i suoi complici hanno ridotto il paese alla miseria.
Basterà ricordare che il PIL del paese ha subito una decurtazione tale che, in Italia, sarebbe come passare dal PIL nazionale a quello dell’Abruzzo e che la media dei salari è passata da 500 a 2 dollari mensili.

I pirati statunitensi si sono impossessati dell”azienda venezuelana che distribuiva il petrolio negli USA.
I corsari inglesi dei depositi venezuelani nelle loro banche.
Sono furti, senza giustificazione alcuna.

Puoi acquistare cosa con 2 dollari al mese?
Medicinali?, regali di Natale?, Cibo?
Secondo voi, in quelle condizioni troveresti 5 milioni di elettori in Italia? Eppure, gli elettori italiani, sono quasi 3 volte tanti.
Significa che una massa importante di venezuelani resiste, contro vento e maree, resiste.

Conclusioni
1) si sperava di arrivare al 48%. Il 31% è un brutto risultato per Maduro.
2) ovviamente, il governo avrà una larga maggioranza tra coloro che hanno votato. Mancherebbe altro.
3) la resistenza esiste ed è molto agguerrita
In quelle condizioni, del tutto simili a condizioni di guerra, troveresti da queste parti milioni di resistenti?
4) il pagliacetto del predellino dovrà trovarsi un’altra presidenza alla quale aspirare.
5) è obbligatorio ed urgente trovare una soluzione negoziata. Non sarà indolore per nessuno, ma non si può prolungare indefinitamente l’attuale situazione.

Previsioni e desiderando
1) Biden ed il suo governo di centrodestra darà il ben servito a Guaido. È poco ma servirebbe ad imboccare la via delle trattative
2) i parrucconi di Sua Maestà riconsegneranno i loro soldi ai venezuelani. È poco ma permetterebbe di alleggerire la situazione dei poveri venezuelani
3) i docili portatori d’acqua della UE, che si sono rifiutati persino d’inviare osservatori alle elezioni, potrebbero togliere il riconoscimento a G previo lasciapassare di Washington. Anche questo aiuterebbe l’apertura delle trattative
4) il consolidamento della situazione politica regionale che, salvo la non piccola eccezionale brasiliana sembra orientarsi verso posizioni più favorevoli al Venezuela, aggiungerebbe altri tasselli a tali trattative.
5) da queste parti non serve tanto allinearsi dietro o contro il Venezuela di Maduro
Serve, e molto, premere sui governi perché l’UE modifichi le sue posizioni.
Queste non sono solo prodotti della destra più retriva, pur se lo sembrano. Sono responsabilità soprattutto del centrosinistra, nel caso italiano del PD.

Non essendo nato in quella riviera dell”Arauca che vibra, ma amando i venezuelani vivi, non il riflesso ideologico delle loro ombre, penso che bisogna occuparsene ora, senza raccontarci fiabe né distribuendo facili consolazioni.

Chiudo citando il vecchio laico liberale, Antonio Machado:
“Lo demas, taciturno, hipocondriaco,
prisionero en la Arcadia del presente
lo aburre,
solo el humo del tabaco dibuja algunas sombras en su frente.
Ese hombre no es de ayer, ni es de mañana
Sino de nunca, de la cepa hispana
No es el fruto maduro, ni podrido
Es una fruta vana
De aquella España que paso y no ha sido
De esa que hoy tiene la cabeza cana”.

https://m.youtube.com/watch?feature=share&v=Mn18PNake8A

Rodrigo Andrea Rivas

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